Verona ai Tempi di Ursicino

Verona ai Tempi di Ursicino

Dal 16 febbraio al 16 maggio 2018

Presso la Biblioteca Capitolare di Verona

Attraverso l’esposizione di rari e preziosi manoscritti la mostra ripercorre la nascita della biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo, e le vicende storiche e culturali della città a cavallo tra la fine dell’Impero Romano d’Occidente e l’inizio del Medioevo.

La Mostra

Nell’anno del Signore 517 – Verona ai tempi di Ursicino – Crocevia di uomini, culture e scritture” si inserisce nel nuovo corso della Biblioteca Capitolare di Verona. Un luogo tradizionalmente geloso dei propri delicati tesori, che negli ultimi tempi ha però deciso di aprirsi maggiormente anche al grande pubblico, con visite guidate e mostre temporanee che facciano conoscere il suo immenso patrimonio di cultura, storia e arte.

codice di ursicino

Il codice di Ursicino, alla pagina che ha permesso di ricostruire la datazione della Biblioteca Capitolare.

L’esposizione si apre con il Codice di Ursicino, il più antico manoscritto di cui si abbia certezza sia stato scritto nello scriptorium annesso alla Cattedrale di Verona, quello che poi diventerà la biblioteca Capitolare. Un chierico di nome Ursicino, presso lo scriptorium della Cattedrale di Verona, sorta dove si trovavano le vecchie terme romane, si appresta a finire un volume in pergamena su cui ha ricopiato le vite di Martino di Tours e di Paolo, monaco nella Tebaide. Nella dedica che conclude il libro traccia alcune indicazioni che, 1500 anni più tardi, permetteranno agli studiosi di datare quel testo. Siamo nel 517 d.C., quarant’anni dopo la fine dell’Impero Romano, all’inizio di un periodo di radicali cambiamenti che interessano ogni ambito della vita e della cultura occidentale.

Teodorico, Goti, Arianesimo

manoscritto ariano

Manoscritto di un testo ariano del V-VI secolo.

Quasi certamente esisteva già da molto una scuola per i nuovi prelati, con annessi gli indispensabili scriptorium e biblioteca. Forse addirittura dalla prima metà del 300 quando, con l’editto di Costantino, i cristiani costruirono le prime chiese pubbliche. I resti di alcune di questi primi luoghi di culto pubblici sono visibili nel vicino chiostro dei Canonici.
La Capitolare conserva manoscritti più antichi del Codice di Ursicino, per i quali però non vi è l’assoluta certezza che siano stati scritti nello scriptorium annesso alla Cattedrale.
Un esempio di testo più antico di quello di Ursicino è un libro di omelie di credo ariano, anch’esso esposto in mostra. Ci parla del complesso periodo in cui le varie correnti del cristianesimo convissero non sempre pacificamente nei vecchi territori dell’Impero. I nuovi conquistatori, i Goti, guidati da re Teodorico che a Verona pose una sua importante residenza, erano infatti ariani. Questo manoscritto è un vero e proprio manuale per i predicatori dell’arianesimo. Ai margini sono state trovate note in antica lingua germanica, la lingua dei barbari dominatori.

Verona Crocevia di Genti e Culture

manoscritto su pergamenta

La raffinata scrittura minuscola corsiva in questo manoscritto su pergamena dell’VIII secolo.

Verona, grazie alla sua posizione al centro del nord Italia e crocevia di importanti vie di comunicazione, è sempre stata luogo dove persone, merci e idee sono confluite. Molti ritengono che il Medioevo sia stato un’epoca di isolamento e di scambi limitati. In realtà non solo popoli ed eserciti attraversavano grandi distanze, ma anche idee, e ovviamente libri, si spostavano molto. Ne è un esempio un prezioso manoscritto dei Moralia in lob di Gregorio Magno esposto in mostra. Il volume fu realizzato nello scriptorium di Luxeuil in Borgogna, nella prima metà del 700 e rocambolescamente scampò alla distruzione dell’abbazia ad opera dei saraceni giungendo a Verona dove è rimasto fino ad oggi.
Questo libro ci parla anche dell’usanza di riciclare la pergamena, supporto costoso e non sempre di facile reperibilità. Si tratta infatti di un testo palinsesto, dove l’opera gregoriana è stata scritta sopra testi di Virgilio, Livio, Euclide, scritti nel V secolo e opportunamenti raschiati per far posto alla nuova scrittura.

Le Istituzioni di Gaio

istituzioni di Gaio

Le istituzioni di Gaio. Il testo raschiato per creare un palinsesto fu fatto riaffiorare con procedimenti chimici che ne scurirono la superficie.

Uno dei manoscritti più straordinari esposti in questa mostra è sicuramente il palinsesto contenente le Istituzioni di Gaio, giurista romano vissuto tra il II e il III secolo d.C.. Le Institutiones sono il più importante testo di diritto romano. Su di esso si basano gran parte degli ordinamenti giuridici mondiali e gli studi di diritto romano di ogni studente di giurisprudenza. Il frammento più ampio e completo delle istituzioni di Gaio è prioprio il codice di Verona qui esposto. La scrittura originale risale al VI secolo, probabilmente realizzata in uno scriptorium mediorientale. Tra il VII e VIII secolo il testo venne raschiato per far posto alla raccolta delle lettere di San Girolamo. In qualche momento giunse alla biblioteca Capitolare. Qui nel XIX secolo, con procedimenti purtroppo molto invasivi, venne fatta riaffiorare la scrittura sottostante.
Il testo è tutt’ora oggetto di numerosi studi, sia paleografici che giuridici.

A chi è adatta la mostra

La mostra è allestita nel salone settecentesco di rappresentanza della bilioteca. Pur non essendo molto grande, data la rarità e l’importanza dei testi che eccezionalmente vengono esposti al pubblico, si tratta di un evento straordinario e imperdibile, non solo per gli appassionati di storia e antichità.
La visita guidata è adatta a tutti, adulti e ragazzi.
Particolarmente indicata come uscita didattica per gli studenti che affrontino il periodo romano e altomedievale o seguano progetti relativi alla scrittura e all’evoluzione della lingua italiana.
Al momento la Biblioteca Capitolare presenta ancora delle scale di accesso, prive di rampe ed ascensori, che costituiscono una consistente barriera architettonica per i disabili.

Come Arrivare

La Biblioteca Capitolare, sede della mostra, è ubicata in piazza Duomo, nel cuore della città antica. Può essere facilmente raggiunta a piedi da piazza Erbe, il centro città, all’interno della ZTL.
Il parcheggio al coperto più vicino è quello di piazza Isolo. Alternativamente possono essere utilizzati i parcheggi Arena, Cittadella, Centro, che distano venti minuti circa a piedi.

Visite Guidate

San Giovanni in Valle

La chiesa di San Giovani in Valle, originariamente luogo di culto ariano sotto la dominazione gotica di Verona.

La guide turistiche di Verona Mostre propongono visite guidate alla mostra “Verona ai tempi di Ursicino”.
L’esposizione, pur interessantissima, è di dimensioni ridotte, e per quanto approfondita possa essere l’illustrazione dei manoscritti esposti, il tutto si risolve in una durata di circa 30’/40′.
La visita può quindi essere integrata con gli annessi della biblioteca Capitolare: il Chiostro dei Canonici coi resti delle chiese paleocristiane cui la scriptorium fu probabilmente annesso, e al Museo Canonicale, con importanti testimonianze della storia del complesso del Duomo.

A integrazione e approfondimento delle tematiche trattate dalla mostra, è possibile inoltre organizzare itinerari in città alla scoperta della Verona tardo antica e altomedievale. Oltre al complesso del Duomo sarà particolarmente interessante la visita alla zona di San Giovanni in Valle. Questo quartiere era l’antico Vallum Gothorum, la cittadella fortificata dei goti dove si trovava probabilmente anche il mitico castello di Re Teodorico.

Itinerari e visite guidate vengono effettuate su prenotazione. Non esitate a contattarci per maggiori informazioni.

Informazioni

Orari

Dal martedì al venerdì: 9.30 – 12.30
Sabato: 16.00 – 18.00
Domenica: 10.00 – 13.00

Biglietti

Intero: 5 euro
Gruppi scolastici di almeno 15 partecipanti: 4 euro per persona
Ragazzi sotto i 14 anni: gratuito

Verona ai Tempi di Ursicino ultima modifica: da Redazione