locandina mostra il mio corpo nel tempo

Il Mio Corpo nel Tempo

LÜTI / ONTANI / OPALKA

Dal 13 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018

Presso il GAM (Galleria d’Arte Moderna) Palazzo della Ragione

Il tema della mostra è il corpo e le sue trasformazioni al trascorrere del tempo.
Per affrontarlo sono state selezionate le opere di tre artisti contemporanei concettuali molto diversi tra loro per origini e formazione e che tuttavia, attraverso le proprie opere hanno indagato i medesimi concetti: il sé, il corpo, l’identità, il tempo e il suo scorrere ineluttabile.

L’esposizione è costituita principalmente da fotografie, soprattutto autoritratti degli autori stessi, con tecniche, pose, citazioni e linguaggi molto diversi tra loro.

Per questa esibizione ospitata nelle sale di Palazzo dell Ragione è stata temporaneamente disallestita l’esposizione permanente di Palazzo Forti – Fondazione Domus.

A chi è consigliata

La mostra è indicata principalmente, e quasi esclusivamente, agli amanti dell’arte contemporanea e concettuale che riescono ad apprezzare opere incentrate sulle trastullazioni mentali degli artisti trattate come fossero massimi sistemi e delle quali non sempre riescono a dare una spiegazione convincente le verbose e prolisse didascalie che le accompagnano.
La sconsigliamo a bambini e famiglie per la per la presenza di immagini che potrebbero turbare la sensibilità dei più piccoli.

ONTANI

Luigi Ontani nasce nel 1943 in provincia di Bologna.
Ha una formazione da autodidatta che lo porta a sperimentare con tecniche miste che includono collage, ready-made, assemblaggi di materiali poveri assieme a disegni con gessi colorati, temere, acquerelli.
Dagli anni ’70 si avvicina alla fotografia con sperimentazioni in cui lui stesso diventa il soggetto principale, che nelle pose e negli allestimenti, cita e reinterpreta di volta in volta temi mitologici, religiosi o si ispira ai grandi maestri della pittura del passato come Guercino, Caravaggio, De Chirico. Dagli anni ’80, aggiunge al suo repertorio una serie di sculture in ceramica policroma in cui quasi sempre è lui stesso il soggetto, nelle più varie interpretazioni e travestimenti.
Nella mostra di Verona è presente con 23 opere: fotografie, foto lenticolari e ceramiche policrome.

LÜTI

Urs Lüthi, artista svizzero, nasce nel 1947.
Dopo gli esordi di pittura astratta e gestuale e poi di ispirazione pop, dalla fine degli anni ’60 si dà alla fotografia, con una serie di scatti che hanno sé stesso come soggetto principale in pose e atteggiamenti androgini.
Nei suoi autoritratti certa critica ha visto la trattazione di temi come l’ambiguità di genere, l’incertezza e le contraddizioni della società contemporanea, la costante ricerca della felicità dell’uomo moderno.
Nella mostra a Palazzo della Ragione è presente una selezione di fotografie, sculture e un collage a colori.

OPALKA

Nato in Francia nel 1931 da una famiglia di origini polacche, si trasferisce a Varsavia con i genitori alla fine della guerra.
Nel 1965 dà inizio a un progetto che ha per finalità quella di rappresentare lo scorrere del tempo. Il titolo dell’opera è “1965 / 1 – ∞”. Ogni giorno Opalka dipinge numeri su una tela partendo dal numero uno e proseguendo progressivamente orizzontalmente. La tela seguente parte dal numero successivo all’ultimo dipinto sulla tela del giorno precedente. Nel 1968 al processo aggiunge una registrazione vocale in cui pronuncia al microfono i numeri man mano che li dipinge e una fotografia di sè stesso, scattata ogni giorno sempre nella medesima posizione. Opalka muore in Italia nell’agosto del 2011. L’ultimo numero dipinto è 5.607.249
Nella mostra di Verona è presente una sequenza di 53 autoscatti selezionati tra quelli che Opalka eseguiva alla fine di ogni giornata di lavoro. Tra ciascun ritratto vi è una distanza temporale di alcuni anni per cui, procedendo in un senso o nell’altro lungo la parete su cui sono allineati si ha un effetto straniante di viaggio avanti e indietro nel tempo e nella vita dell’artista.

Informazioni

Apertura dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, sabato, domenica e festivi dalle 11.00 alle 19.00.
Chiusura: lunedì.
Biglietti: intero € 4,00; ridotto gruppi (almeno 15 partecipanti), ultrasessantenni e studenti € 2,50; ridotto scolaresche (8-14 anni) € 1 ,00.

Il Mio Corpo nel Tempo ultima modifica: da Verona Mostre